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Continue reading →: Cosmetica del nemico: la “sceneggiatura noir” che mette il male allo specchioSi dice che nella scrittura di un libro la parte più difficile sia la costruzione dei dialoghi; immaginare di far parlare i personaggi per cento pagine consecutive appare allora l’incubo di ogni scrittore. Non per Amélie Nothomb, che del dialogo serrato ha fatto la sua firma autoriale: Cosmetica del nemicosi…
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Continue reading →: Donne, curandería e Messico: il linguaggio che guarisce in Streghe di Brenda LozanoIl potere curativo della parola: no, non è il titolo di un seminario di psicoterapia, né una frase vuota che potresti trovare sotto un qualsiasi post semi-motivazionale. In Streghe di Brenda Lozano, voce tra le più apprezzate nel panorama letterario del Sud America contemporaneo, è la colonna portante attorno alla…
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Continue reading →: La nausea di Sartre: il non-romanzo dai molti interrogativi sull’esistenza.Nella vita di chi legge, esiste un prima e un dopo La nausea di Jean-Paul Sartre. A scaffale etichettato come classico della letteratura francese, tra i lettori bollato come romanzo divisivo: o lo si mal sopporta in tutte le sue contorsioni, o tra queste si estrapolano rivelazioni epocali. La stragrande…
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Continue reading →: Bourdain non amerebbe “4 ristoranti”: cronache crude dalle cucine realiUna lettura e i suoi ricordi possono affiorare in momenti inaspettati del quotidiano, così come possono variare drasticamente e per sempre il sapore di un momento. Kitchen confidential. Avventure gastronomiche a New York di Anthony Bourdain potrebbe cambiare per sempre il sapore, appunto, dei vostri pranzi e delle vostre cene…
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Continue reading →: Falò di confronto e (non) scelte della tronista Madame BovaryQuando mi accosto a scrivere di un classico, una sorta di ansia da prestazione fa spesso tentennare le dita sulla tastiera. Schiere di baroni universitari hanno fatto di questo tipo di opera la loro religione, cosa potrò dire io senza sembrare uno stupido? Ma soprattutto: Madame Bovary di Gustave Flaubert…
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Continue reading →: Bel-Ami era un fuffa guru e non lo sapevaNei libri non ho mai cercato la compagnia di personaggi libertini, spesso privi di scrupoli e focalizzati solo sul proprio benessere, possibilmente a discapito di altri. Quindi, non stavo di certo inseguendo la compagnia di Georges Duroy, alias Bel-ami, forse il protagonista di romanzo che più ho disprezzato da quando…
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Continue reading →: Marocco, memoria e migrazione: il viaggio ne “Il segreto nel nome”Nell’antico Egitto si credeva che il corpo fosse formato da cinque elementi spirituali: ib (il cuore, sede della memoria), ka (energia vitale), ba (impropriamente tradotto come l’anima), shut (l’ombra) e ren, ovvero il nome, che racchiude l’essenza e l’identità della persona. Veniva ripetuto e trascritto molteplici volte nelle tombe, affinché…
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Continue reading →: Il Sud interiore in ognuno di noiSconfiggere, dall’antico provenzale esconfire, figlio del latino ex-conficere: consumare, abbattere. Gli sconfitti: esseri consumati dal sogno infranto di un destino diverso, drammaticamente abbattuti dall’ingenuità, quasi infantile, di poter rompere meccanismi sociali granitici, arrugginiti ma secolari. Sono questi i protagonisti di Malarazza di Emilio Nigro, una raccolta di otto racconti (Gaetano,…
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Continue reading →: Ronzii di speranza dalla frontiera ucrainaTrovare un appiglio, un gancio in mezzo al cielo direbbe un cantautore italiano, per andare avanti. O per non andare, ma semplicemente per fuggire dal presente, che fa paura guardarlo in faccia, con il rischio concreto di esserne schiacciati. Un esercizio di straniamento difficile in situazioni di normalità, di problemi…

